Museo del Tessile

Museo del Tessile di Chieri

Il Museo del Tessile di Chieri è membro della European Textile Network (ETN) e parte dell'Itinerario European Texitile Routes. E' altresì affiliato alla  Associazione Nazionale Piccoli Musei. Già parte della rete degli Ecomusei della Provincia di Torino e della Regione Piemonte, ha ottenuto la certificazione Herity per gli ecomusei della rete "progetto cultura materiale" promosso dalla Provincia di Torino.

L'esposizione museale permanente della Fondazione è ubicata principalmente nel complesso monumentale di Santa Chiara, dove il Museo del Tessile è a pochi passi dal Duomo, nel cuore di Chieri. Tuttavia, parte della collezione, il cui nucleo deriva dal lascito di Armando Brunetti, è esposta all’Imbiancheria del Vajro, aperta al pubblico solo in occasione di “Tramanda”, rassegna di Fiber Art promossa dal Comune di Chieri.Nel 2021, il Museo del Tessile è stato oggetto di una campagna di conservazione e riallestimento per meglio presentare il contesto chierese e la sua vocazione tessile dal Quattrocento ai nostri giorni. Attualmente sono in corso di realizzazione ulteriori cambiamenti per migliorarne l'accessibilità secondo un progetto finanziato da Regione Piemonte nell'ambito del bando "Musei Accessibili".


Il percorso espositivo

Dopo l’iniziale riferimento all’Arte del Fustagno, si introduce il visitatore alle manifatture tessili che hanno animato Chieri e Torino

nel Novecento – passando in rassegna fibre, tessuti e manufatti prodotti da eccellenze italiane quali il Cotonificio Tabasso e la Passamaneria Luigi Gamba di Chieri, la storica fabbrica Lenci, la SNIA fondata da Riccardo Gualino e Giovanni Agnelli a Torino. Il percorso espositivo si articola poi nelle sezioni dedicate alle fibre tessili naturali (lana, seta, canapa, cotone, lino, ginestra, bambù) e artificiali (lanital e vincola) per poi far luce sui coloranti naturali, il gualdo in primis.

Si passa quindi alla filatura e agli strumenti di misurazione e controllo della qualità dei filati.

Segue l’orditura – qui rappresentata con un orditoio orizzontale, o “a spalliera”, di tradizione chierese, e uno verticale, cosiddetta “giostra”, mentre una grande “cantra” è all’Imbiancheria del Vajro.

Infine, la tessitura è mostrata attraverso vari tipi di telai: a porgifilo, con navetta volante, Jacquard per la realizzazione di tessuti operati più complessi, telai verticali e orizzontali per arazzi, fasce e tessuti vari, incluso quello per il ricamo Bandera, anch’esso rappresentato. Vi è poi lo strumento per il tissage en bande di tradizione medievale, un piccolo telaio ad arco in uso da secoli presso le popolazioni subartiche e il Marudai per il Kumihimo giapponese.

I telai sono tutti funzionanti grazie ai volontari del Museo del Tessile, che generosamente dedicano tempo, energia e competenze a beneficio della collettività e di un pubblico più ampio.

E' possibile prenotare visite guidate al  Museo e all’Orto Botanico del Tessile® condotte dai nostri esperti.

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